Scopo della congrega

L'associazione neo pagana "il Tiaso di Ebe" è un progetto che nasce a Nuoro con l'intento di riunire donne e uomini pagani, al di là della tradizione seguita, che desiderano conoscersi, confrontarsi e arricchirsi delle esperienze individuali che ogni componente porta nel cerchio. L'associazione fornisce anche laboratori mensili frequentabili da chiunque sia interessata/o ad intraprendere un percorso iniziatico pagano ma non sa come fare o non vuole farlo in solitaria.

martedì 3 aprile 2012

Il matrimonio pagano


L'handfasting (letteralmente "Legare le mani") era una forma di matrimonio di prova in Irlanda e in Scozia durante il primo periodo cristiano.
Era spesso compiuto in aree rurali quando un prete non era disponibile, la coppia dunque sarebbe stata legata da un matrimonio di prova, e solo successivamente si sarebbero uniti in una Chiesa rendendo ufficiale la loro unione
Come nella maggior parte dei rituali neopagani, non vi è una forma rituale universalmente riconosciuta e gli elementi inclusi nella cerimonia dipendono dalle credenze e dalla volontà della coppia. In casi in cui la coppia appartenga ad un particolare ramo della wicca o ad una particolate tradizione culturale, può esservi una specifica forma del rituale.Nei gruppi Neopagani moderni, la cerimonia è stata reinterpretata diventando l’abituale rito d’unione, sia di prova che permanente.
Attualmente l’handfasting viene praticato dalla maggior parte dei neopagani. L’unione può durare per "un anno ed un giorno", per tutta la vita o "per tutta l’eternità", estendendosi, secondo tali, anche dopo la vita, infatti esso spesso rappresenta l’unione dell’anima, piuttosto che quella fisica, e dunque nel successivo ciclo di reincarnazione i due, dovrebbero incontrarsi nuovamente e ricongiungersi. L’handfasting è comunque un rito non riconosciuto legalmente nella maggior parte degli stati, come per esempio in Italia, ma se l’officiante è anche un'autorità giuridica l’unione può essere riconosciuta dallo stato. Gli sposi inoltre spesso, dopo aver celebrato il rito religioso, decidono di legalizzarlo sposandosi giuridicamente. L’Handfasting, essendo un rito neopagano, contempla la possibilità dell’unione di due persone dello stesso sesso. Il paganesimo si caratterizza infatti per una totale apertura verso l’amore omosessuale, ritenuto pari a quello eterosessuale. Il riconoscimento resta non legale nella maggior parte degli stati, allo stesso modo in cui non lo è quello eterosessuale.
Le congreghe possono optare per l’utilizzo di cerimonie storicamente attendibili dell’handfasting mentre altri utilizzano solamente l’idea base di handfasting creando una cerimonia nuova e del tutto personale.
Il legamento delle mani può essere celebrato dall’officiante della cerimonia (sacerdote, sacerdotessa o entrambi), dagli ospiti di nozze, o dagli sposi stessi.
L’Handfasting celebrato dagli stessi sposi si conclude generalmente con il Grande Rito, ossia l’unione fisica, e spirituale, dei due sposi. Naturalmente, quest’ultimo si celebra autonomamente e privatamente. Il momento indicato per la celebrazione dell’Handfasting comprende il periodo della festa di Beltane per i wiccan e i neopagani di derivazione druidico-celtica, questo perché a Maggio si celebra l'unione del dio e della dea ed è una benedizione sposarsi nello stesso periodo, ma ciò non costituisce una limitazione allo svolgimento del rituale in altri periodi. Per il culto romano invece, maggio era considerato un mese infausto e normalmente i matrimoni si celebravano nel periodo primaverile-estivo, dopo il 15 Giugno.
Una cerimonia di divorzio corrispondente è chiamata handparting, sebbene questa sia un’innovazione moderna.

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